|
2 Dicembre 1999. Dalla Biblioteca «Luigi Chiarini» della Scuola
Nazionale di Cinema emerge un dattiloscritto d'epoca, 214 pagine su carta
giallina, l'indicazione della copisteria Topics di via Marche a Roma e
una data: 24 giugno 1964. Sulla prima pagina si legge, con una certa sorpresa:
«Le ultime cento ore» di Stanley Kubrick. La cosa e' abbastanza strana
visto che, in nessuna biografia del maestro, da quella di Vincent Lo Brutto
a quella di John Baxter, si accenna minimamente al fatto che 35 anni fa
(quindi tra il «Dottor Stranamore» e «2001: Odissea nello spazio»), il
grande regista avrebbe dovuto girare in quel di Piacenza un film ambientato
nei quattro giorni precedenti la resa della Wehrmacht in Italia (2 maggio
1945). Ovvero la storia di un commando tedesco paracadutato in mezzo alla
Quinta Armata per far saltare un ponte sul Po.
Sono stati interpellati anche lo scrittore Riccardo Aragno e Mario Longardi
"amici" del regista ma entrambi non ne hanno mai sentito parlare.
Il che indurrebbe a considerare l'attribuzione della sceneggiatura come
largamente discutibile. Se siamo di fronte a un falso si tratta comunque
di un falso d'epoca: e chi poteva avere interesse a presentare al ministero
(c'è un timbro sbiadito che attesta qualcosa di simile) un film «di Kubrick»?.
Non essendoci altri riscontri ritengo che sia troppo presto per dire
che la sceneggiatura di "Le ultime cento ore" sia un lavoro
di Kubrick. Vi propongo comunque la trama.
La trama: Due tenenti, Oskar Kraus
e Paul Dietrich, facenti parte della X Divisione aerotrasportata: amici
d'infanzia, si scoprono divisi sul modo di affrontare la catastrofe incombente.
Kraus non sarebbe alieno dal tagliare la corda, mentre Dietrich intende
combattere fino all'ultimo. Vanno in Volkswagen a Vigevano e per la strada
vedono ammazzare un disertore. In città Oskar trova il modo di passare
la notte con Lisa, una simpatica prostituta di sua conoscenza; e Paul,
incaricato di comunicare la morte di un commilitone alla moglie italiana,
finisce a letto con la vedova. Si autogiustifica l'accorata Anna: «Possiamo
permetterci di tralasciare un'occasione di felicità in momenti come questi?».
Il colonnello von Sperling, che si ostina a credere nella vittoria del
Terzo Reich, ordina l'azione contro il ponte di Piacenza; e il bravo capitano
Abtmeyer, che si rifiuta di portare gli uomini al massacro, viene immediatamente
fucilato: «Nel modo più umano» raccomanda il comandante folle.
Kraus e Dietrich guidano i 60 paracadutisti nel lancio effettuato in
pieno giorno e dopo una marcia contrappuntata da incidenti vari (tra i
quali l'uccisione di un prigioniero americano: necessaria per Paul, ignobile
per Oskar) arrivano a mettere le cariche sotto i piloni. Fatti tutti prigionieri,
fingono che la loro impresa sia fallita e, collocati al centro del ponte,
corrono il rischio di saltare per aria ma infine si salvano. Questo in
uno dei due finali, che prevede un epilogo dieci anni dopo: Dietrich invecchiato,
grassoccio e vestito poveramente timbra le lettere nell'ufficio postale
e ripensa con una punta di nostalgia ai giorni di gloria.
C'è invece un altro finale, destinato all'edizione tedesca, in cui divampa
lo scontro tra Oskar e Paul: il pacifista vorrebbe ordinare ai soldati
di mettersi in salvo, il fanatico estrae la pistola e gli spara. Si pensa
ovviamente a «Il ponte sul fiume Kwai», ma anche a «I giovani leoni».
|
|
27 Novembre 1999. Denis Muren, direttore degli effetti visivi
all'Industrial Light & Magic, il centro degli effetti speciali di George
Lucas in California, e il suo collega Ned Gorman, produttore di effetti
visivi alla stessa Ilm, raccontano in un'intervista il loro incotro con
Kubrick nel 1993. Il progetto per il quale erano stati interpellati dal
regista era AI (Artificial Intelligence). Dall'intervista
emerge il fatto che Kubrick volesse utilizzare le nuove tecnologie digitali,
allora nascenti, per realizzare un altro capolavoro di fantascienza dove
il protagonista, un bambino robot, pur essendo troppo perfetto e quindi
apparentemente non umano si rivelasse essere il personaggio piu' umano
del film. (Un po' come HAL 9000 in 2001 Odissea nello Spazio). Il film
probabilmente avrebbe preso spunto dal racconto "Super-Toys
Last All Summer Long" (I Super-giocattoli durano tutta l'estate),
pubblicato da Brian Aldiss alla fine degli anni '60. Il progetto AI era
stato abbandonato da Kubrick per passare a quello che poi sarebbe effettivamente
diventato un film, Eyes Wide Shut. Probabilmente Artificial Intelligence
sarebbe stato il prossimo lavoro di Kubrick ma purtroppo AI di Stanley
Kubrick non lo vedremo mai.
Alcuni link interessanti riguardo AI:
-KUBRICK
Il film che non vedremo
-Super-Toys
Last All Summer Long (NOVELLA
INTEGRALE)
-Stanley
Kubrick's Lost Movie
-The Intelligence
Behind AI
Circolano voci piu' o meno ufficiali che il progetto AI sia passato nelle
mani di Spielberg. Tra le altre cose Spielberg sostiene di aver avuto,
negli ultimi anni, una fitta corrispondenza con Kubrick riguardo un film
che sarebbe stato prodotto dallo stesso Kubrick per la regia di Spielberg.
Riguardo a questo progetto (che potrebbe essere AI) non esistono elementi
per verificarne la fondatezza. Personalmente lo trovo abbastanza singolare,
probabilmente Steven ha ingigantito un po' a suo favore la faccenda. Non
e' comunque da escludere che dopo la morte di Kubrick sia Spielberg a
continuare il lavoro che Kubrick aveva solo iniziato.
|
E'
uscita la versione definitiva di Kubrick by Michael Ciment (lingua
francese). Un libro che nella sua prima edizione del 1980 raccoglieva
una serie di interviste dello stesso Ciment a Kubrick, numerose immagini
dei film (fino a Shining) e altro materiale che riguardava il regista.
Alla prima edizione ne e' seguita un' altra con l'integrazione di Full
Metal Jacket ed ora la versione definitiva aggiornata a settembre '99
con Eyes Wide Shut. Kubrick by Ciment e' sicuramente uno dei migliori
libri mai scritti sul regista e uomo Stanley Kubrick, dimostrato dal fatto
che ad oggi e' praticamente impossibile recuperare una versione dell'80
se non pagandola un'enormita' sui vari siti d'asta come ebay. Per ora
e' stata rilasciata la versione francese (la piu' completa), e non si
e' parlato di ristampe italiane piuttosto che inglesi. Per chi volesse
acquistarlo, Chapitre.com e' un
sito francese che lo vende.
